Voglio aggiungere qualche cosa che, nell’entusiasmo del “Primo Editoriale”, si è persa e che riguarda il valore fondamentale che le immagini fotografiche hanno in qualità di documenti storici.
Ho tra le mie mani un libro di George Didi-Huberman, "Immagini nonostante tutto".
Leggendo l’intensità delle prime pagine che descrivono l’orrore indescrivibile del “lavoro” degli uomini dei Sonderkommando, Didi-Huberman mi ha ricordato che le immagini sono l’unica possibilità per avvicinarsi al più terribile degli eventi che mente umana abbia potuto concepire e mettere in atto. La realtà per molti inimmaginabile e inesprimibile dei campi di sterminio nazisti attraverso le immagini diventa concreta ed è impossibili sfuggire a essa e alle nostre responsabilità.
Leggendo l’intensità delle prime pagine che descrivono l’orrore indescrivibile del “lavoro” degli uomini dei Sonderkommando, Didi-Huberman mi ha ricordato che le immagini sono l’unica possibilità per avvicinarsi al più terribile degli eventi che mente umana abbia potuto concepire e mettere in atto. La realtà per molti inimmaginabile e inesprimibile dei campi di sterminio nazisti attraverso le immagini diventa concreta ed è impossibili sfuggire a essa e alle nostre responsabilità.
Partendo da qui si può sostenere che le immagini hanno la forza di rendere concreti fatti e parole, che grazie a loro diventano realtà tangibili.
Finisco riportando una frase presa dal libro di Didi-Huberman.
«Un giorno d'estate del 1944 i membri del Sonderkommando hanno sentito l'imperiosa necessità, quanto mai pericolosa per loro, di scattare qualche fotografia sul proprio infernale lavoro, foto capaci di testimoniare l'orrore e l'ampiezza del massacro. Strappare qualche immagine a "questo reale". Ma anche - dato che un'immagine è fatta per essere guardata da altri - strappare al pensiero umano in generale il pensiero del "fuori", un "immaginabile" per qualcosa di cui nessuno fino ad allora intravvedeva la possibilità (ma è già dire troppo, poiché tutto fu ben progettato prima di essere realizzato)».
4 commenti:
A proposito di Iltis, dove sono state pubblicate le sue foto. Ne sapete qualcosa?
Le foto di Fred Iltis saranno pubblicate a suo tempo come è spiegato nel post "Macchine del tempo". E'comunque un piacere ricevere commenti da chi ci legge perché denota attenzione al lavoro cui stiamo cercando di dar vita. Grazie!
A proposito di Iltis, nel mese di novembre arriverà da Salinas, California una persona che ha vissuto per molti anni a San Jose e lo ha conosciuto bene: è Diana Borrego Martinez Gonzalez.
Ne parleremo tra qualche giorno, mi fa molto piacere che partecipiate perché questo è un progetto che nasce da un'idea, oggi non più sogno, di profondo rispetto e grande amicizia. Se potessimo fare tutti così il Mondo cambierebbe aspetto.
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